Introdotto inizialmente dalla Riforma del Lavoro Fornero il congedo papà, tecnicamente congedo di paternità obbligatorio e facoltativo, ha subito nel corso di questi pochi anni numerose modifiche.
Inizialmente inserito nel nostro ordinamento come misura sperimentale per il triennio 2013-2015, è stato poi prorogato per l’anno 2016 dalla Legge di Stabilità 2016 e successivamente prorogato anche per gli anni 2017 e 2018.
Congedo papà 2018 per nascita, adozione o affidamento del bambino
Il congedo papà 2018 interessa:
- i padri naturali;
- adottivi;
- affidatari.
Per gli eventi di nascita o adozione / affidamento verificatesi dopo il 1° gennaio 2018 e con regole differenti a seconda che si tratti di congedo obbligatorio o facoltativo.
Congedo papà obbligatorio di 4 giorni
Il congedo obbligatorio è, infatti, un diritto autonomo del padre. Lo stesso può quindi fruire dei giorni a lui spettanti indipendentemente dalla fruizione del congedo obbligatorio della madre.Può di conseguenza assentarsi dal lavoro entro i 5 mesi dalla nascita / affidatamento / adozione, per un totale di 4 giorni, anche non continuativi.
È questa la principale novità introdotta nel 2018, dato che fino all’anno precedente i giorni di cui poteva usufruire erano solamente due.
Non è prevista alcuna sanzione per il padre che non intende usufruire di questi giorni di congedo e lo stesso vale per l’azienda. A differenza della disciplina legata al congedo di maternità che prevede una sanzione penale per la mancata astensione obbligatoria della madre.
Congedo papà facoltativo di 1 giorno
La legge di Bilancio 2018 reintroduce la facoltà di astenersi per un periodo ulteriore, questa possibilità inizialmente pari a 2 giorni è stata ridotta ad una sola giornata per il 2018, da utilizzare sempre entro i 5 mesi dalla nascita nonché ingresso del figlio in famiglia.
Al contrario del congedo obbligatorio che costituisce un diritto indipendente dalla madre, l’utilizzo del giorno facoltativo è subordinato alla rinuncia espressa di un giorno di congedo della madre.
Congedo papà, quanto spetta
A livello retributivo il trattamento economico è pari al 100% della retribuzione, a carico dell’INPS. Il congedo papà è anticipato dal datore di lavoro che a sua volta recupererà questo anticipo conguagliandolo in DM10.
Per i padri interessati a questi congedi devono presentare al datore di lavoro un’istanza al proprio datore di lavoro con un preavviso di almeno 15 giorni. L’unico documento aggiuntivo che deve essere presentato è la rinuncia della madre nel caso di congedo facoltativo.
La doverosa precisazione da fare è che questa novità vale per gli eventi di nascita ed equiparati, intervenuti dal 1 gennaio 2018. La conseguenza è che per tutti gli eventi avvenuti nel 2017 i cui congedi sono fruibili anche in quest’anno si applicano le regole precedenti. Cioè i padri possono godere solo di due giorni di congedo obbligatorio.
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