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La quattordicesima è una retribuzione aggiuntiva per alcuni lavoratori dipendenti, che viene corrisposta generalmente nel periodo precedente all’estate ovvero nei mesi di giugno o luglio.
Con il caldo e le belle giornate la mente vola subito ad agosto e alle tanto sognate vacanze, ma il sogno deve sempre scontrarsi con la realtà e con il portafoglio. Fortunatamente in questo periodo alcuni CCNL prevedono la corresponsione di una mensilità aggiuntiva. Vediamo insieme come si calcola e quando viene pagata.
Mensilità aggiuntiva e retribuzione differita
La retribuzione, lo ricordiamo, è il corrispettivo che spetta al lavoratore per il fatto che lo stesso abbia prestato attività lavorativa. Vi sono però situazioni in cui il lavoratore non lavora ma mantiene il diritto a percepire ugualmente la retribuzione, come nelle assenze per malattia o maternità, ed allo stesso tempo vi sono alcuni mesi in cui il lavoratore percepisce addirittura una “doppia” retribuzione (es. tredicesima e quattordicesima mensilità).
Leggi anche: La retribuzione: definizione, tipologie, elementi e aspetti principali
Come noto in linea generale la retribuzione corrisposta al lavoratore è costituita da una retribuzione diretta, indiretta e differita. La prima, la retribuzione diretta, è quella che di norma viene corrisposta al lavoratore a seguito della prestazione lavorativa.
La retribuzione indiretta, invece, è il classico esempio del lavoratore assente, quindi non esegue attivamente la prestazione lavorativa ma grazie alla tutela economica prevista in determinate situazioni percepisce ugualmente la retribuzione. Così i lavoratori in malattia o maternità, ma anche in ferie, possono contare ugualmente sullo stipendio.
La retribuzione differita, infine, è quella parte della retribuzione che il lavoratore matura gradualmente, ma viene percepita in un momento successivo a quello in cui si svolge il lavoro, è il classico caso delle mensilità supplementari. Per maturazione graduale si intende quindi che ogni mese il lavoratore matura un “pezzettino” di tredicesima e, se prevista, di quattordicesima.
Come si calcola la quattordicesima
A differenza della tredicesima, prevista per ogni lavoratore, la quattordicesima viene erogata in relazione a quanto stabilito dai Contratti Collettivi Nazionali. Sono infatti gli stessi contratti a disciplinare anche la modalità di calcolo delle mensilità supplementari specificando, altresì, gli elementi retributivi da considerare nel calcolo.
Innanzitutto la quattordicesima mensilità si calcola sulla retribuzione globale di fatto e nello specifico:
- minimo contrattuale o paga base;
- indennità di contingenza;
- superminimi individuali o assorbibili;
- scatti di anzianità;
- eventuale EDR o terzo elemento.
Non dimentichiamoci che anche tutte le indennità corrisposte a carattere continuativo (come ad esempio l’indennità di cassa) e gli elementi presenti in maniera fissa nella parte iniziale del cedolino compongono la mensilità aggiuntiva.
I compensi legati, invece, a straordinari, festivi, maggiorazioni non devono essere considerate in quanto prive del carattere di continuità; questo il principio in linea generale, in quanto possono esserci situazioni in cui alcuni elementi rientrano nel computo della retribuzione utile al calcolo in quanto corrisposti in maniera assidua, come può essere il caso dell’indennità di turno notturno.
Ratei di quattordicesima
Dato che, come abbiamo anticipato, la maturazione avviene mensilmente la regola generale prevede che la quota della mensilità spettante è proporzionata al servizio prestato e, nella generalità dei casi, la frazione di mese si considera mese intero solo se è almeno pari a 15 giorni.
Ciò significa che vi sono alcune situazioni che influiscono sulla maturazione del rateo di mensilità aggiuntiva.
Innanzitutto, il primo elemento che può intervenire sulla maturazione o meno del rateo è la data di assunzione o cessazione nel corso del mese.
Facciamo un esempio. Se un lavoratore viene assunto il 20 di gennaio, per quel mese non maturerà il rateo di mensilità aggiuntiva; se al contrario il 20 di gennaio coincidesse con la data di cessazione in quel mese maturerebbe il diritto alla maturazione in quanto essendo la frazione di mese superiore a 15 giorni si può considerare intera.
Oltre al classico esempio di assunzione e cessazione nel corso del mese ci sono tutte le altre assenze che intercorrono nel corso del rapporto di lavoro che possono determinare una decurtazione dei ratei di mensilità supplementare.
Maturazione rateo quattordicesima
Riportiamo una tabella con le principali assenze e l’effetto sulla maturazione:
ASSENZA | MATURAZIONE RATEO |
Maternità | Si |
Paternità | Si |
Congedo parentale | No |
Congedo matrimoniale | Si |
Malattia | Si |
Infortunio | Si |
Sciopero | No |
Ferie e festività | Si |
Permessi retribuiti | Si |
Malattia dei figli | No |
Aspettativa non retribuita | No |
Assenze ingiustificate | No |
Riposi giornalieri fino all’anno del bambino | Si |
Sospensione per provvedimento disciplinare | No |
A questo punto ecco un elenco di CCNL che prevedono l’erogazione della mensilità supplementare:
- CCNL settore terziario e commercio
- pubblici esercizi, turismo;
- del settore alimentare;
- della chimica;
- autotrasporti e logistica.
Quando si prende la quattordicesima
Ma quando arriva la quattordicesima? Questa mensilità aggiuntiva viene solitamente corrisposta per la generalità dei lavoratori dipendenti insieme alla mensilità di giugno.
I lavoratori con contratto a termine, possono ricevere questa mensilità aggiuntiva insieme alle spettanze di fine rapporto, ovvero alla scadenza del contratto di lavoro.
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