Opzione Donna è la possibilità di uscita anticipata dal mondo del lavoro con un’età anagrafica inferiore rispetto alla vecchiaia e un totale di contributi inferiore alla pensione anticipata.
Rimangono confermati anche per il 2024 il possesso di uno dei tre status necessari per accedere:
- cargivers: assistere al momento della richiesta di Opzione Donna e da almeno sei mesi il coniuge o a un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (art. 3, c. 3, L. 104/1992), ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni d’età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
- invalidità civile almeno al 74% accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, con conseguente riduzione della capacità lavorativa;
- licenziata o dipendente da un’impresa per la quale è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi di impresa.
Requisito anagrafico e contributivo
Il requisito anagrafico di accesso aumenta di un anno per il 2024, portandolo a 61 anni mentre resta fermo il requisito contributivo pari a 35 anni che però devono essere maturati al 31.12.2023.
Il requisito anagrafico viene scontato di un anno per ciascun figlio entro un massimo di due anni. Le lavoratrici in situazione di licenziamento o dipendenti da imprese in crisi, invece, potranno sempre accedere con 59 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023 a prescindere dal numero di figli.
Finestra di accesso
L’accesso a Opzione Donna non è immediato: infatti una volta maturato il requisito, le donne dovranno attendere la decorrenza della finestra che cambia a seconda che sia dipendente o autonoma.
Se dipendente la finestra di accesso è pari a 12 mesi; se autonoma di 18.
Calcolo della pensione
Se è vero che Opzione Donna permette di uscire in anticipo dal mondo del lavoro e accedere a pensione, è anche vero che questo sconto si paga.
Infatti, Opzione Donna prevede il ricalcolo della pensione con il sistema interamente contributivo, comportando in molti casi una decurtazione dell’importo pensionistico.
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