Le novità della Legge di Bilancio
La L. 213/2023, cd. Legge di Bilancio per il 2024 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30/12/2023 e le novità entreranno in vigore dal 01/01/2024.
In tema pensioni vengono confermate Opzione Donna e Quota 103, anche se con alcune novità. L’impatto più importante è, però, nella pensione dei “giovani” ossia i soggetti che hanno iniziato a contribuire dopo il 1996 in quanto la pensione anticipata contributiva subisce una stretta notevole.
Nota positiva, invece, l’introduzione, seppur in modo sperimentale e temporaneo della cd. “pace contributiva” per permettere di riscattare vuoti contributivi passati.
Le conferme del 2024
Rimangono invariati gli accessi ordinari a pensione.
Cosa si intende per accessi ordinari? Sono gli accessi legati al raggiungimento di un determinato requisito anagrafico e contributivo per il conseguimento della pensione di vecchiaia o pensione anticipata.
Pensione di vecchiaia
Non ci sono modifiche in vista per chi raggiunge il requisito legato all’età anagrafica pari a 67 anni, purché abbia anche un requisito minimo di contributi versati pari a 20 anni.
Pensione anticipata
La pensione anticipata ordinaria, invece, non prevede il raggiungimento di un determinato requisito anagrafico ma solo di un requisito contributivo che differisce a seconda che il soggetto sia uomo o donna.
Per gli uomini occorrono 42 anni e 10 mesi di contributi (ossia 2.227 settimane), mentre per le donne 41 anni e 10 mesi di contributi (quindi 2.175 settimane).
Finestre di accesso
Le finestre di accesso sono quel meccanismo di differimento della decorrenza del primo rateo di pensione rispetto alla maturazione dei requisiti.
Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia non c’è alcun differimento: la pensione viene erogata dal mese successivo al compimento dei 67 anni (purché chiaramente si abbiano anche almeno 20 anni di contribuzione).
Per la pensione anticipata, invece, il meccanismo delle finestre è di 3 mesi rispetto alla maturazione dei requisiti, questo vuol dire che una volta raggiunti i requisiti contributivi (42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne) si dovranno attendere 3 mesi prima di percepire la prima liquidazione della pensione. Questo meccanismo interessa sia i lavoratori del settore privato che di quello pubblico.
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