Pubblichiamo di seguito l’articolo scritto per Lavoroediritti.com
Le detrazioni fiscali IRPEF sono riduzioni di imposta, quindi di pressione fiscale, applicabili al verificarsi di determinate condizioni soggettive, per esempio nel caso di familiari a carico, nonché oggettive per la natura stessa del reddito prodotto, ad esempio detrazioni da lavoro dipendente.
Detrazioni da lavoro dipendente, cosa sono
Partendo da una situazione oggettiva, le detrazioni da lavoro dipendente sono previste dal TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi) all’art. 13 e spettano se alla formazione del reddito complessivo concorrono redditi derivanti ovviamente da rapporto di lavoro dipendente e quelli assimilati intendendo a titolo esemplificativo i redditi percepiti dai soci di cooperative, oppure i compensi per collaborazione a giornali o ancora borse di studio.
Le detrazioni da lavoro dipendente si applicano in maniera inversamente proporzionale: maggiore sarà il reddito e minore sarà l’importo delle detrazioni spettanti. Inoltre la misura della detrazione fiscale è rapportata al periodo di lavoro nell’anno, ovviamente al reddito complessivo (al quale però si deve sottrarre quello derivante dall’abitazione principale e delle relative pertinenze) e se il tipo di lavoro è a tempo determinato ovvero indeterminato.
Nello specifico i giorni per i quali spettano le detrazioni sono gli stessi per i quali si ha avuto diritto alla retribuzione assoggettata a ritenuta, considerando a tutti gli effetti le festività i riposi settimanali e i giorni non lavorativi decurtando quelli per i quali non si è percepito retribuzione.
In modo molto semplice se non è intervenuto alcun evento che abbia agito negativamente sulla retribuzione, l’anno su cui conteggiare le detrazioni deve essere sempre considerato di 365 giorni, intendendo tale anche gli anni bisestili.
Considerando, inoltre, che le detrazioni vengono calcolate mensilmente queste subiranno una variazione a seconda del numero di giorni del mese: a gennaio si avrà quindi come base di calcolo 31 giorni e ovviamente a febbraio 28.
Essendo un calcolo puramente matematico, ecco le formule da applicare:
- se il reddito complessivo non è superiore a 8.000 euro, la detrazione fiscale Irpef spetta nella misura di 1.880 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro dipendente. L’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può comunque essere inferiore ad 690 euro per redditi di lavoro dipendente derivanti da contratti a tempo indeterminato, oppure a 1.380 euro per redditi di lavoro dipendente derivanti da contratti a tempo determinato;
- da 8.000,01 euro a 28.000 euro spetta la seguente detrazione: euro 978, aumentata del prodotto tra euro 902 e l’importo corrispondente al rapporto tra euro 28.000, diminuito del reddito complessivo, ed euro 20.000;
- 978 + [902 x (28.000 – RC) : 20.000]
- da 28.000,01 al 55.000 euro spetta la seguente detrazione: euro 978. In tal caso, la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di euro 55.000, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di euro 27.000;
- 978 x [(55.000 – RC) : 27.000]
- se il reddito complessivo superiore ad euro 55.000 la detrazione per lavoro dipendente e assimilati è pari a zero.
Detrazioni da lavoro dipendente, esempio
Reddito pari ad euro 12.000, ci troviamo nel primo caso, applicheremo quindi la seguente formula:
- 978 + [902 x (28.000 – 12.000) : 20.000]
- 978 + [902 x (28.000 – 12.000) : 20.000]
- 978 + [902 x 16.000 : 20.000]
- 978 + [902 x 0,8]
- 978 + 721,60
- 1.699,60 importo della detrazione spettante nel caso di un rapporto di lavoro intercorso per anno intero.
Se, invece, ci trovassimo un reddito pari a 30.000 euro allora la formula da applicare sarebbe
- 978 x [(55.000 – 30.000) : 27.000]
- 978 x [25.000 : 27.000]
- 978 x 0,925
- 904,65 importo della detrazione spettante nel caso di un rapporto di lavoro intercorso per anno intero.
Detrazioni da lavoro dipendente, come si richiedono
A differenza di altre detrazioni, come quelle per familiari a carico, le detrazioni da lavoro dipendente vengono applicate automaticamente dal sostituto d’imposta (es. datore di lavoro, INPS) per il solo fatto che si tratta di redditi da lavoro dipendente.
Il percettore del reddito può richiedere la non applicazione delle detrazioni nel caso in cui sia consapevole di non averne diritto o di averne diritto in parte. Pensiamo ad esempio ai lavoratori a termine, nel caso in cui questi abbiano più rapporti a termine usufruirebbero di detrazioni maggiori di quelle spettanti e dovrebbero quindi restituire le somme in eccesso in fase di conguaglio o di dichiarazione dei redditi.
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