La tendenza dei rinnovi contrattuali ultimamente è quella di prevedere anziché un aumento retributivo in termini monetari un’introduzione di welfare.
Opinabile il fatto che in questo modo il datore di lavoro sia costretto a elargire servizi alla totalità dei lavoratori mentre la vera natura del welfare è quella di una scelta consapevole del datore di lavoro volte a incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia attraverso una concezione diversa di retribuzione, che può consistere sia in benefit di natura monetaria sia nella fornitura di servizi, o un mix delle due soluzioni.
A decorrere dallo scorso anno il CCNL Metalmeccanica Industria ha inserito questa novità all’interno della sua disciplina, con un importo pari a Euro 100,00 per ogni lavoratore.
Quest’anno, invece, la cifra è stata portata ad Euro 150,00.
Hanno diritto i lavoratori che, superato il periodo di prova, a tempo indeterminato ma anche assunti con contratto a termine che abbiano maturato almeno 3 mesi di anzianità di servizio. Rimangono invece esclusi i lavoratori in aspettativa non retribuita nel semestre giugno – dicembre di ogni anno.
Per quanto riguarda i lavoratori part-time, invece, non vedranno riproporzionarsi il loro importo, ma sarà quindi erogato in forma intera.
Il datore di lavoro, quindi, metterà a disposizione dei propri lavoratori un ventaglio di servizi tra cui scegliere, ricordando però che il lavoratore può decidere di destinare queste somme al Fondo Cometa oppure al Fondo MetaSalute, secondo le regole previste dai medesimi fondi.
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