L’ultimo trimestre dell’anno è in genere carico di nuovi progetti che piano piano prenderanno la giusta rotta, pianificazioni, cambiamenti.
Aziende e lavoratori per essere entrambi soddisfatti devono avere lo stesso orientamento e quindi guardare nella stessa direzione: è evidente che perché questo accada ci debba essere condivisione di idee, di obiettivi da raggiungere e tempo dedicato alla pianificazione e all’ascolto delle problematiche e delle esigenze.
Una buona norma nell’organizzazione aziendale è ritagliare dei momenti riservati proprio a questo. In realtà nelle piccole e medie aziende non prettamente strutturate non esiste la tradizione di riunirsi periodicamente con il singolo dipendente o con tutto il gruppo di lavoro al di fuori delle riunioni programmate e puramente operative ma (ancor peggio) non vi è una spiccata attitudine al confronto.
Una prassi che potrebbe rivelarsi vincente è legata agli incontri “one to one”: parlare in modo individuale con il dipendente sull’andamento del lavoro, sulle problematiche riscontrate, sulle esigenze differenti che possono nascere. Questo permetterebbe al team leader di riscontrare innanzitutto le diverse opinioni dei lavoratori sulla medesima problematica e al tempo stesso di raccogliere anche il punto di vista di quei soggetti più timidi che nelle riunioni dell’intero gruppo faticano ad esprimere il loro punto di vista.
Perché questi incontri funzionino, però, ci deve essere la massima trasparenza e libertà di manifestare il proprio pensiero e quindi anche di saper accettare la critica, ovviamente in base costruttiva, su processi o decisioni prese. I lavoratori devono sentirsi ascoltati pienamente e comprendere che il loro punto di vista per l’azienda è importante, perciò, lo sforzo ulteriore da parte dell’azienda deve essere, in questi momenti, di dare la giusta importanza alla persona oltre al “puro” lavoratore.
Questo è il momento per capire se la policy in merito ad orari di lavoro, flessibilità, smart working – giusto per citarne alcuni – è funzionale alle esigenze del lavoratore o se invece è necessario modificare qualcosa per andarsi incontro.
È sempre nelle piccole accortezze che si intravedono le grandi differenze.
Perciò, visto che questo ultimo trimestre è appena iniziato, le aziende potrebbero investire un pochino di tempo per pianificare meglio la gestione e l’organizzazione interna, magari partendo proprio dall’introduzione di questi piccoli momenti di confronto come esperimento per l’anno venturo.
Il mio contributo per Well Work