La pensione anticipata contributiva è un accesso riservato ai contributivi puri, ossia i lavoratori che hanno iniziato a contribuire dal 1996 in avanti, permettendo un accesso ad un’età inferiore rispetto alla pensione di vecchiaia e una totalità di contribuzione minore rispetto alla pensione anticipata ordinaria. Infatti, fino al 2023 i requisiti per accedere alla pensione anticipata contributiva erano:
- 64 anni di età;
- 20 anni di contributi;
- un importo soglia di pensione pari a 2,8 volte l’assegno sociale.
Cosa cambia nel 2024?
Con la Legge di Bilancio per il 2024, però, sono stati introdotte diverse modifiche più stringenti.
Età minima: rimane invariata a 64 anni;
Requisito contributivo: 20 anni di contributi adeguati all’aspettativa di vita ISTAT;
Novità finestra mobile: 3 mesi, ossia il tempo intercorrente tra la maturazione del requisito e la liquidazione del primo assegno pensionistico.
Viene modificato l’importo soglia di accesso:
- per tutti i lavoratori: almeno 3 volte l’assegno sociale.
- per le donne con almeno un figlio 2,8 volte l’assegno sociale;
- per le donne con due o più figli 2,6 volte l’assegno sociale.
Tetto massimo di liquidazione
Una delle novità più significative è stata l’introduzione di una soglia massima di liquidazione dell’importo di pensione, che non può superare un importo lordo mensile pari a 5 volte il trattamento minimo (rivalutato annualmente). Questo limite si applica fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Questo significa che le pensioni di importo superiore a 2.990 Euro verranno liquidate fino a quell’importo fino al raggiungimento del requisito anagrafico di pensione di vecchiaia.
Esempio:
Una pensione spettante di 4.000 € lordi mensili erogata a 64 anni sarà liquidata fino a 2.990 € (tetto massimo) fino ai 67 anni. Dopo questa età, la pensione tornerà al valore pieno.
Cosa succede nel 2025?
La Legge di Bilancio per il 2025 per la prima volta introduce un connubio tra previdenza obbligatoria e previdenza complementare, modificando l’articolo 24 del Decreto Legge 201/2011 (convertito con modificazioni dalla Legge 214/2011) attraverso l’introduzione del nuovo comma 7bis.
Nuove Opportunità con la Previdenza Complementare
A partire dal 2025, gli assicurati potranno utilizzare, su richiesta, i valori teorici di una o più rendite da previdenza complementare per raggiungere la soglia minima richiesta. Questo permette anche a chi non soddisfa i requisiti di importo pensionistico di accedere alla pensione anticipata, anticipando così l’uscita dal lavoro.
Maggiori Requisiti Contributivi dal 2025 e 2030
Chi decide di avvalersi di questa nuova opzione deve però considerare un aumento dei requisiti contributivi:
- Dal 1° gennaio 2025, il requisito contributivo salirà a 25 anni.
- Dal 1° gennaio 2030, sarà necessario raggiungere 30 anni di contributi.
Con queste modifiche, la pensione anticipata contributiva si evolve per adattarsi ai nuovi scenari economici e sociali, offrendo opportunità ma anche richiedendo maggiore pianificazione previdenziale.
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