Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2018 sono stati modificati i limiti per accedere alla possibilità di ricevere ogni mese un credito IRPEF di 80,00 Euro.
Entrato in vigore nel 2015, quest’anno ha subito delle variazione in ordine al limite di reddito necessario per poterne usufruire.
Ecco la guida aggiornata con i nuovi limiti, con i soggetti interessati e
consigli utili per evitare di restituire il credito in sede di conguaglio.
Bonus Renzi: quali sono i nuovi limiti?
La principale novità riguarda l’ampliamento delle fasce di reddito per le quali spetta il bonus Renzi.
Infatti la Legge di Bilancio ha così rideterminato le caratteristiche necessarie:
- reddito entro 8.000 euro: non spetta alcun importo;
- reddito compreso tra 8.000 Euro e 24.600 Euro: spetta la totalità del bonus, quindi 960,00 Euro annui;
- reddito tra i 24.600 e i 26.600 euro: spetta l’importo corrispondente a questa formula 26.600 – reddito complessivo/2000 x 960.
Bonus Renzi: chi sono i soggetti interessati?
Appartengono alla categoria degli interessati tutti i lavoratori dipendenti, tanto del settore privato quanto pubblico, sia che percepisce un reddito assimilato a quello da lavoro dipendente.
Rientrano in questa categoria:
- i disoccupati che percepiscono prestazioni INPS;
- i soci lavoratori delle cooperative;
- i lavoratori socialmente utili.
Bonus Renzi: come funziona?
Il sostituto d’imposta (datore di lavoro) riconosce il predetto bonus in via automatica sulla base delle informazioni in suo possesso senza necessità che sia prodotta, da parte dei lavoratori beneficiari, alcuna richiesta di erogazione.
Proprio per questo motivo se il lavoratore si trova in una di queste condizioni deve tempestivamente comunicarlo al datore di lavoro:
- presume produrre nel 2018, un reddito complessivo superiore a 26.600 euro per effetto di ulteriori redditi rispetto a quelli erogati dall’azienda;
- percepisce ulteriori redditi da lavoro dipendente e/o assimilati contestuali al rapporto in essere con l’azienda;
- ha già beneficiato, nel corso del 2018, in relazione a precedenti rapporti di lavoro, del bonus.
Se ricorre una delle situazioni appena descritta il lavoratore deve comunicare tempestivamente al datore di lavoro la sua situazione reddituale affinché possa essere effettuato il calcolo corretto dell’ammontare del bonus spettante; in caso contrario, il lavoratore se sfora il limite di reddito previsto potrebbe trovarsi nella situazione spiacevole di dover restituire la parte eccedente di bonus non spettante.
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