Il mio contributo per Well Work
“Costruire team di lavoro sinergici e coesi è uno degli aspetti cruciali per porre le basi di un’azienda di successo ed è ancora più importante rispetto ad avere nella propria squadra individui eccezionali, perché se questi non sono supportati da un team che li metta in condizione di esprimersi al massimo delle loro potenzialità, le loro qualità andranno sprecate”.
Questa citazione si trova all’interno del libro “non è un lavoro per vecchi”, di Riccardo Pozzoli colui che insieme a Chiara Ferragni, ormai dieci anni fa, ha fondato il blog “The Blonde Salad”, che ha stravolto le regole dei social.
L’idea è semplice: non è sufficiente dotarsi di persone che abbiano doti individuali eccezionali, se tra loro non riescono a comunicare e a lavorare in gruppo perché il risultato potrebbe non essere quello desiderato.
La parte più difficile compete, però, all’azienda.
In primo luogo, perché deve scegliere gli elementi per comporre il team.
La selezione deve essere un giusto mix tra soft e hard skills: capacità tecniche mischiate a quelle personali e trasversali, buone capacità oratorie e di ascolto, mente flessibile, predisposizione al lavoro di gruppo, capacità di condivisione.
La seconda cosa assai complessa è rendere coesa la squadra.
Non esiste una formula universale ed ogni situazione deve essere ponderata, ma di sicuro esistono alcuni strumenti che possono essere utilizzati.
Il primo step è individuare l’obiettivo comune: se manca questo aspetto le persone si possono sentire smarrite e non avere uno scopo per cui lavorare insieme.
La base di partenza può essere lavorare sul clima aziendale, sul benessere dei lavoratori, apportando quelle migliorie che rendono i lavoratori felici di passare in quel luogo praticamente la maggior parte della loro giornata.
Per rendere un gruppo coeso si possono mettere in pratica ad esempio eventi ludici legati a giochi di squadra, come tornei sportivi dove la sana competizione crea affiatamento all’interno del team, oppure individuare spazi all’interno dell’azienda dove le persone possono dedicarsi ad attività non lavorative.
Il welfare declinato in tutti i suoi aspetti è uno tra gli strumenti che il datore di lavoro deve iniziare ad usare con costanza, complice anche il cambio di rotta dei CCNL che sempre più spesso in fase di rinnovo lo prevedono al loro interno.La chiave di volta sta nel cambio di mentalità: l’imprenditore non può più permettersi di guardare i suoi dipendenti solo come numeri ma deve capire che sono la benzina che muove tutta l’azienda. Solo così metterà in atto i passi giusti per investire sul capitale umano.