Spesso il lavoratore in malattia non conosce gli orari in cui può essere sottoposto a visita fiscale, soprattutto perché differenti tra settore pubblico e privato, per questo motivo abbiamo pensato di creare una guida di facile consultazione.
All’insorgere della malattia il lavoratore è tenuto a comunicare, appena possibile ed entro comunque il tempo stabilito dal contratto collettivo applicato in azienda, l’assenza al datore di lavoro ed il numero di protocollo identificativo del certificato telematico che il medico curante ha rilasciato al lavoratore e contestualmente inviato all’INPS, in modo che il datore di lavoro accedendo tramite il sito web possa visualizzarlo.
La tempestività nel compiere queste azioni è fondamentale: in primo luogo perché nel caso in cui il lavoratore si rechi dal proprio medico curante il giorno successivo al verificarsi della malattia perde la retribuzione riferita al primo giorno, secondariamente grazie all’informazione in tempo reale, è possibile l’invio del medico fiscale sin dal primo giorno di assenza, sia da parte del datore di lavoro, sia dell’INPS, nell’ambito dei controlli a campione.
Visita Fiscale: in cosa consiste?
La visita fiscale è un accertamento sanitario effettuato da parte di un medico INPS nei confronti del lavoratore durante l’assenza per malattia. Per questo motivo, il lavoratore è tenuto a rendersi reperibile presso il domicilio indicato nel certificato medico, per la visita fiscale, in determinati orari, diversi a seconda che sia dipendente del settore pubblico o privato.
Visita Fiscale: orari di reperibilità
In entrambi i casi la reperibilità comprende l’intera settimana, festivi inclusi, ma il dipendente pubblico deve rendersi disponibile nelle fasce orarie dalle 9:00 alle 13:00, e dalle 15:00 alle 18:00, mentre i lavoratori del settore privato dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.
Nel caso in cui il medico fiscale si presenti al domicilio del lavoratore malato e quest’ultimo non sia reperibile, incorre in sanzione consistente nella decurtazione della retribuzione nel termine del 100% per i primi 10 giorni (a meno che entro 10 giorni non si presenti alla visita ambulatoriale, e se viene riscontrata la malattia, la retribuzione viene ripristinata dal giorno della visita); del 50% della retribuzione, per i giorni successivi al decimo ed infine di tutta la retribuzione, se non si presenta nemmeno al terzo controllo.
Vi sono però assenze che esonerano il lavoratore dalla visita fiscale: ad esempio durante il periodo di infortunio sul lavoro oppure nel caso di gravidanza riconosciuta a rischio o ancora se la malattia è riferita ad una patologia collegata all’invalidità riconosciuta, se almeno pari al 67%. Infine il lavoratore è giustificato ad assentarsi per cause di forza maggiore ad esempio per un pericolo grave, oppure, se deve sottoporsi a visite mediche avvisando il datore di lavoro dell’assenza nelle fasce di reperibilità e fornendo successivamente adeguata certificazione.
Visita Fiscale: novità 2017
Il Presidente dell’INPS, Tito Boeri, ha annunciato un importante novità riferita alle fasce orarie di reperibilità, non prevedendo più una distinzione tra settore pubblico e privato, infatti 7 ore al giorno per tutti a disposizione del medico fiscale, compresi festivi e domeniche, anche nel caso in cui la visita sia stata già effettuata.
Non resta che attendere!
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